Privacy Pride

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Forum di discussione del Privacy Pride

founded 2 years ago
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Su Radio 24, Enrico Pagliarini intervista Stefano Zanero su Chat Control

Il progetto della Commissione europea vuole imporre alle piattaforme di messaggistica un controllo preventivo su tutte le comunicazioni private dei cittadini per rintracciare l’eventuale presenza di materiale pedopornografico. Ma il sistema potrebbe creare più problemi che vantaggi sostengono oltre 300, tra docenti, esperti e ricercatori, che hanno scritto alla Commissione.

@privacypride

https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/2024/puntata/trasmissione-17-maggio-2024-6700-2386855514571452

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Ah, che pazienza! Con la triste fine di Ashton Kutcher, tocca alla professoressa Liora Lazarus prendersi la briga di sponsorizzare chatcontrol…

https://www.informapirata.it/2024/02/07/la-prof-ssa-liora-lazarus-e-la-solita-falsa-dicotomia-tra-diritto-alla-privacy-e-protezione-dei-minori/

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Finalmente in italiano l'inchiesta di Giacomo Zandonini che fa tremare la Commissione Europea «Il pericolo della “porta sul retro” imposta dal regolamento europeo anti-pedopornografia»

@privacypride

Proposto dalla Commissaria Ue Johansson, rischia di mettere fine alla sicurezza delle comunicazioni private. Lo dicono gli esperti, mentre la Commissione minimizza. E si fa consigliare da società e enti non profit della Silicon Valley

Gli appetiti dei privati – profit e non profit – sui sistemi di detection delle immagini, l’approccio “lasco” agli ordini di ricerca e le richieste aggiuntive di Europol in termini di possibilità d’indagine sono alcune delle rappresentazioni concrete del Rubicone da non varcare citato dal Garante europeo Wojciech Wiewiórowski: costringere ogni app, sito o piattaforma a mantenere una “porta sul retro” espone chiunque al rischio di essere spiato all’interno di una piazza virtuale, sia da agenti, sia da criminali. Mentre la Commissaria Johansson e la rete di lobby con cui ha stretto rapporti nell’ultimo biennio spingono per chiudere l’iter legislativo al più presto, con la fine dell’estate i negoziati sembrano bloccati.

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#chatcontrol #stopchatcontrol

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Il diritto alla protezione dei dati e le battaglie per la privacy: pubblicato oggi il rapporto annuale 2024 di NOYB!

@privacypride

A quasi 7 anni dall'entrata in vigore del GDPR, noyb rimane una delle principali forze europee che si battono per il diritto fondamentale alla protezione dei dati per tutti gli utenti. Ad oggi, il nostro lavoro legale ha portato a sanzioni amministrative per un totale di 1,69 miliardi di euro. I nostri risultati nel 2024 dimostrano ancora una volta che possiamo fare la differenza: oltre ad aver presentato 36 nuovi reclami, abbiamo anche ottenuto diverse nuove decisioni dalle autorità e persino una sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGUE).

Qui il rapporto in inglese

noyb.eu/en/annual-report-2024-…

Nessuno dei progetti di @mastodon.social/@noybeu.rss sarebbe possibile senza i 5.250 membri sostenitori, i membri istituzionali e ogni singolo individuo che dona a noyb. La vostra generosità e dedizione dei sostenitori permettono a NOYB di continuare il suo lavoro e di avere un impatto significativo sui diritti digitali.

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Arriva l'Entry-Exit System e l'Unione europea fa partire il più grande esperimento di sorveglianza biometrica alle frontiere

Dal 12 ottobre i cittadini extra-Ue dovranno registrare impronte digitali e volto per viaggi turistici dentro la Ue, che accumulerà i dati di milioni di persone per anni

https://www.wired.it/article/entry-exit-system-riconoscimento-biometrico-frontiere-europa-data/

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Microsoft 365 e protezione dati: 5 lezioni per le aziende sul caso della Commissione europea

La Commissione europea ha ottenuto il via libera dell’EDPS sull’uso della suite Microsoft 365. Ma la struttura cloud, le funzionalità “intelligenti” e i flussi internazionali di dati implicano rischi concreti per la protezione dei dati personali. Ecco cosa possono imparare le organizzazioni

https://www.cybersecurity360.it/legal/microsoft-365-e-protezione-dati-5-lezioni-per-le-aziende-sul-caso-della-commissione-europea/

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Avviso per tripofobici: il web sta per diventare un percorso ad ostacoli tra buchi e link rotti.

@privacypride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/buco/
"Ipertesto": una parola in disuso, forse un po' da boomer. All'inzio del web "ipertesto" descriveva in modo sintetico il fatto che ogni pagina web poteva contenere dei link, dei richiami alle fonti, ad altre pagine, ad

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Office365 ci faceva schifo, ma adesso ci piace tanto. La papercompliance della Commissione Europea. L'analisi di Christian Bernieri

Ecco un analisi del contratto BDSM sottoscritto tra UE e Microsoft 365 che riconosce l'aderenza di MS alla normativa in materia di protezione dei dati applicabile (che non è il GDPR perché qui si applica il regolamento UE 2018/1725)

https://garantepiracy.it/blog/office/

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Le chiacchierate speciali di Epsilon - Marco Ciurcina ci parla di Privacy e data retention intervistato da @LordDruma

A cosa serve l'Europa? A chiarire che i dati delle nostre comunicazioni non possono essere conservati senza limite di tempo e scopo. Ne parliamo con l'avvocato Marco Ciurcina, esperto di privacy, data retention e nuove tecnologie.

@privacypride

Il video presenta una "chiacchierata speciale" di Epsilon con l'avvocato Marco Ciurcina del Foro di Torino, esperto in nuove tecnologie e privacy [00:02]. L'argomento principale della discussione è la data retention, ovvero la conservazione dei dati e dei metadati delle comunicazioni [01:57].
Contesto storico e normativo della data retention:
• Eventi scatenanti: La discussione prende il via dagli attentati dell'11 settembre e quelli successivi a Madrid e Londra, che hanno spostato l'attenzione sulla sicurezza, talvolta a scapito della privacy [01:14].
• Direttive UE iniziali: Questi eventi hanno portato alla creazione di direttive europee sulla data retention, focalizzandosi sulla conservazione dei dati telefonici, email, social e altre forme di comunicazione [01:45].
• Patriot Act e normativa europea: L'avvocato Ciurcina menziona il Patriot Act negli Stati Uniti e sottolinea come in Europa l'attenzione si sia concentrata sul bilanciamento tra il diritto alla riservatezza e l'esigenza di tutelare la sicurezza [03:17].
• Metadati: Vengono spiegati i metadati come l'insieme di informazioni che circondano una comunicazione (mittente, destinatario, orario, luogo, indirizzo IP), distinguendoli dal contenuto della comunicazione stessa [05:33].
• Direttiva 2002/58: Questa direttiva era sintetica ma chiara nel richiedere che le eccezioni alla non conservazione dei metadati fossero previste per legge e con proporzionalità [06:27].
• Direttiva Frattini (2006/24): Prevedeva un'ampia possibilità di conservazione dei dati, ma è stata dichiarata invalida dalla Corte di Giustizia per mancanza di proporzionalità [08:48].
• Situazione attuale in Europa: Oggi, ci sono norme nazionali molto diverse, alcune delle quali sono state dichiarate illegittime dalla Corte di Giustizia per non conformità con l'obbligo di proporzionalità [09:38].
Nuova consultazione della Commissione Europea:
• La Commissione Europea ha avviato una consultazione per proporre una nuova direttiva che regoli l'accesso e la conservazione dei dati (e metadati) da parte delle autorità.
• L'avvocato Ciurcina vede positivamente questo intervento legislativo comunitario, poiché c'è maggiore consapevolezza sul tema e l'obiettivo è un quadro normativo uniforme e rispettoso dei principi comunitari di bilanciamento dei diritti. La consultazione pubblica si è chiusa il 18 giugno [16:02].
Problemi e sfide della data retention in Italia:
• Sicurezza vs. privacy: La sicurezza è spesso percepita come un diritto superiore, mettendo in secondo piano la privacy.
• "Ascensori legislativi": Viene criticata la pratica di inserire in leggi non correlate (come quella sulla sicurezza degli ascensori) articoli che aumentano i tempi di ritenzione dei metadati (da 2 a 6 anni) per indagini su terrorismo e mafia. Questa pratica rende la conservazione a 6 anni di fatto lo standard per gli operatori.
• La speranza è che la nuova direttiva europea porti a termini di conservazione più brevi e consideri parametri come la situazione di contesto o il rischio territoriale [18:20].
Consapevolezza e responsabilità individuale:
• C'è una crescente consapevolezza sull'importanza di limitare la conservazione e di criptare le comunicazioni, ma anche sulla natura dei metadati e su come essi rivelino "con chi parlo, quando ci parlo, da dove ci parlo".
• Quando si usano servizi gratuiti, "il guadagno del fornitore del servizio sono i nostri dati".
• L'importanza di utilizzare tecnologie e servizi che offrono garanzie più alte, come il software libero o servizi distribuiti (es. Mastodon), che non accentrano il controllo dei dati nelle mani di pochi.
• Le nuove generazioni sono più consapevoli di questi aspetti [26:50].
Impatto del GDPR e del quadro normativo europeo:
• Il GDPR è un modello normativo di successo, copiato globalmente, che ha imposto ai fornitori di servizi di adeguarsi, ad esempio permettendo di sapere dove sono localizzati i propri dati.
• Tuttavia, il GDPR non regola la data retention per finalità di indagine penale (regolata dalla direttiva 2016/680) né la sicurezza nazionale, che ha eccezioni specifiche.
• Nonostante le eccezioni, il quadro giuridico europeo (es. Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo) prevede limiti anche per i trattamenti di dati per sicurezza nazionale, richiedendo proporzionalità.
• A differenza degli Stati Uniti, dove la sorveglianza di massa sugli stranieri è più permessa, in Europa la sorveglianza di massa indiscriminata non è consentita senza violare le norme [36:52].
• Le recenti normative europee come il Data Services Act, Data Market Act e AI Act stanno mettendo in discussione il "capitalismo della sorveglianza", introducendo il concetto di "rischio sistemico" e imponendo responsabilità alle grandi piattaforme.
Partecipazione e conclusione:
• L'avvocato menziona la sua collaborazione con associazioni come Humans, che si occupano di sensibilizzazione su questi temi.
• Viene ribadito l'invito a partecipare attivamente alla consultazione pubblica dell'Unione Europea, che è accessibile a tutti [43:16].
• Il video si conclude ribadendo l'importanza di essere consapevoli di come i nostri dati vengano trattati, dato che le interazioni digitali sono quotidiane e costanti.

Qui il video completo

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La Commissione europea adegua l'utilizzo di Microsoft 365 alle norme sulla protezione dei dati per le istituzioni e gli organi dell'UE 🤬

Dopo il procedimento condotto dal Garante europeo della protezione dei dati, la Commissione ha dimostrato la conformità al Regolamento UE 2018/1725 di Microsoft 365. Ciò fa seguito alla decisione del GEPD dell'8 marzo 2024 , che ha individuato una serie di violazioni e imposto misure correttive alla Commissione.

https://www.edps.europa.eu/press-publications/press-news/press-releases/2025/european-commission-brings-use-microsoft-365-compliance-data-protection-rules-eu-institutions-and-bodies/_en

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L'UE potrebbe scansionare le tue chat entro ottobre 2025: ecco tutto ciò che sappiamo: #chatcontrol torna sul tavolo dei legislatori

La Danimarca ha reintrodotto il controverso disegno di legge sulla scansione per gli abusi sessuali sui minori (CSAM) nel primo giorno della sua presidenza dell'UE
La proposta cosiddetta Chat Control potrebbe essere adottata già dal 14 ottobre 2025
La proposta non riesce ad attrarre la maggioranza necessaria da maggio 2022

https://www.techradar.com/computing/cyber-security/the-eu-could-be-scanning-your-chats-by-october-2025-heres-everything-we-know

@privacypride

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Un'altra violazione dei dati di Tea ha esposto oltre un milione di messaggi sensibili, tra cui discussioni su aborti, infedeltà e informazioni di contatto condivise.

Questo data breach è molto più recente, interessando i messaggi fino alla scorsa settimana e ora è ancora più facile smascherare gli utenti anonimi.

https://www.404media.co/a-second-tea-breach-reveals-users-dms-about-abortions-and-cheating/

@privacypride

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No, non aggiungete l'integrazione di Google Play Integrity! La issue presentata sul GitHub ufficiale del progetto europeo sull'identità digitale

"Richiedere la dipendenza dai giganti tecnologici americani per la verifica dell'età aggrava ulteriormente la dipendenza dell'UE dall'America e dal controllo degli Stati Uniti su internet. Soprattutto nell'attuale clima politico, spero di non dover spiegare quanto ciò sia indesiderabile e pericoloso."

https://github.com/eu-digital-identity-wallet/av-app-android-wallet-ui/issues/10

@privacypride

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Office365 ci faceva schifo, ma adesso ci piace tanto. Questo pensa la Commissione Europea

@privacypride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/office/
Long story short: l'8 marzo 2024 la Commissione Europea, con il supporto dell'EDPB, il Garante Europeo, ha riscontrato una serie di criticità e violazioni, 180 pagine per descrivere minuziosamente le ragioni per le quali

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crosspostato da: https://mastodon.uno/users/francal/statuses/114930684668726453

Meta (ri)cambia le regole del gioco: pubblicità o abbonamento per Facebook e Instagram

https://lentepubblica.it/cittadini-e-imprese/meta-pubblicita-abbonamento-facebook-instagram/

La formula del “paga o acconsenti” non è un’esclusiva dell’universo #Meta.
Un approccio che sta attirando l’attenzione delle autorità europee.
La Commissione UE multò Meta per 200 milioni di euro (ritenendo che il sistema violasse il #DMA ), con un ordine di modifica del modello #takeitorleaveit , con l’obbligo di garantire scelte realmente libere agli utenti.

@informatica

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Violata l'app per la sicurezza degli incontri femminili "Tea", gli ID degli utenti pubblicati su 4chan

Gli utenti di #4chan affermano di aver scoperto un database esposto, ospitato sulla piattaforma di sviluppo app mobile di Google, Firebase, appartenente a Tea, la nuova app di sicurezza per incontri tra donne, diventata popolare di recente. Gli utenti affermano di frugare tra i dati personali e i selfie caricati sull'app, per poi pubblicarli online, secondo screenshot, post di 4chan e codice revisionato da 404 Media. In una dichiarazione a 404 Media, Tea ha confermato che la violazione ha interessato anche alcuni messaggi diretti, ma ha affermato che i dati risalgono a due anni fa.

404media.co/women-dating-safet…

@privacypride

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Molte app come "Dov'è?" ci permettono di seguire i nostri cari in ogni momento. Ma solo perché possiamo, significa che dovremmo?

La possibilità di condividere la propria posizione sul cellulare è diventata un modo comune per tenere d'occhio amici, familiari e partner. Per alcuni, è diventato il simbolo di una relazione seria: l'anno scorso, il New York Times ha definito la condivisione della posizione "l'ultima frontiera delle espressioni digitali della coppia" e l'ha paragonata al "lancio ufficiale" di Instagram (l'annuncio ufficiale di una relazione tramite la pubblicazione di una foto del partner per la prima volta). Altri condividono la posizione per impulso e si ritrovano in grado di rintracciare la posizione di persone che non vedono di persona da anni.

Ma sebbene possa essere diventata la norma in certi ambienti, molti rimangono restii a quella che può sembrare un'ulteriore sorveglianza digitale. Solo perché abbiamo la possibilità di sapere dove si trovano i nostri cari in ogni momento, significa che dovremmo saperlo?

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Hells Bells: il movimento DrinDrin ha un grosso problema di coerenza.

Seguendo buffi percorsi, mi sono imbattuto nel movimento DrinDrin e, tra un post e l'altro, ho osato segnalare alcuni margini di miglioramento. Sarebbe potuto finire tutto lì, con un ringraziamento a denti stretti, ma la reazione è stata molto diversa, direi spocchiosa, una sfida. Sfida accettata.
Il post di Christian Bernieri su #GarantePiracy

https://garantepiracy.it/blog/drindrin/

@privacypride

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Hells Bells: il movimento DrinDrin ha un grosso problema di coerenza.

@privacypride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/drindrin…
Ringrazio De Mauro per aver definito molto bene il termine "coerenza": Sulla base di questa definizione, posso affermare che il movimento DrinDrin ha un serio problema di coerenza. No, la politica non è il mio mestiere. Esecro la politica. A

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Verifica dell’età dei minori è la soluzione sbagliata ad un problema che non esiste.

@privacypride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/eta/
In questi giorni l'UE sta sperimentando un sistema per la verifica della maggiore età necessaria per l'accesso a determinati siti, vietati ai minori. L'Italia, al grido "Eia, Eia! Alalà!", è balzata in prima linea nella sperimentazione.

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Habemus Papam... ma resta la vergogna del Fantapapa.

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Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/fantapap…
Non penso che esista qualcosa di leggero o pesante, grande o piccolo, luminoso o oscuro in sé. Occorre un elemento di paragone per definirsi e definire ciò che osserviamo. A volte, il termine di paragone è la legge e questo ci permettere di distinguere i…

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La Tabaccaia e l'età dei clienti: le tecnologie fighissime non sono affatto una buona idea.

@privacypride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/tabaccai…
Ma quanto è bella la tecnologia che funziona? Vai al centro commerciale, frughi tra gli scaffali e, come d'incanto, trovi esattamente quello che ti serve, non sapevi nemmeno che esistesse ma sembra fatto apposta per

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Questi router Wi-Fi possono aiutarti a rilevare il movimento in casa, ma sollevano anche preoccupazioni sulla privacy: ecco perché

Xfinity, un marchio Comcast, ha introdotto una nuova funzionalità denominata Wi-Fi Motion
Permette a un router Xfinity e a un massimo di tre dispositivi connessi tramite Wi-Fi di creare un sistema di rilevamento del movimento
La funzionalità non è disponibile per tutti, ma alcuni utenti hanno già potenziali problemi di privacy

https://www.techradar.com/computing/wi-fi-broadband/these-wi-fi-routers-can-help-detect-motion-in-your-home-but-are-also-sparking-privacy-worries-heres-why

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Rischi invisibili: le estensioni del browser

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Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/stension…
Un caso di cronaca, una tragedia per milioni di persone, una nuova e scioccante consapevolezza per tutti: il web fa schifo, è una giungla e non ci si può navigare pensando di essere nel giardino dell'eden. Vero, le questioni tecniche sono ostiche, chiunque viene

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È nato!

@privacypride
Il post completo di Christian Bernieri è sul suo blog: garantepiracy.it/blog/ransomne…
ransomNews è nato, ed è una fantastica notizia per tutti! Ha poche ore di vita e già se ne parla ovunque, il sito ransomnews.online/ è finalmente online e la sua presenza sta facendo molto rumore nel mondo cyber. In effetti, tutti conoscono l'incessante e preziosa…

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